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E se qualcuno avesse esagerato nei giudizi su Giacomina?
E se la ragazza avesse fatto emergere nomi di sue compagne? Magari amiche o sorelle o madri…
La paura si affacciava all’uscio di ogni casa.
1646: nelle valli alpine, come in tutta Europa, imperversa la caccia alle streghe.
La giovane e bella Giacomina è nata in circostanze particolari. Accusata di fatti di stregoneria, proverà ad affermare con tutte le forze le sue ragioni, per non cedere al pressante ‘Che dica la verità!’ che cerca di frantumare le sue certezze e la sua vita. L’esito del suo processo porterà a eventi inaspettati anche per esponenti dei ceti più alti. In un’epoca in cui le paure divengono palpabili a causa di guerre, peste e povertà, pregiudizi e superstizioni di ogni sorta inducono la gente a temere ciò che non capisce, ad aver paura degli eventi che occorrono in natura ai quali non sa dare spiegazione e a ritenere che alcune donne siano l’anello di congiunzione tra l’umanità e il demonio. Ambientato in Alta Valtellina, questo romanzo storico nasce attingendo sapientemente dai documenti conservati nell’Archivio di Bormio e s’immerge nella vita materiale, sociale e culturale di quell’epoca, scoprendo inquietanti regole e sconvolgenti prassi processuali.

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