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Marzo 2020: come in un’improvvisa frenata la corsa delle nostre vite viene interrotta senza preavviso. Confusione e paura alterano i nostri falsi equilibri, distruggono le certezze e dilatano il tempo. Una nuova realtà accomuna l’umanità mantenendola però distante, divisa.
In questo tempo, alterato dalla pandemia, le nostre strutture interiori vengono messe in discussione e siamo costretti a trovare risposte alternative per raggiungere nuovi equilibri.
Il Vecchio del Bosco racconta un percorso di crescita personale intrapreso durante i mesi di lockdown dovuti alla pandemia.
L’autore — che si occupa di osteopatia, massoterapia e medicina complementare — vive in un paese di montagna in Alta Valtellina e, durante i mesi di chiusura, ha l’opportunità di fare brevi passeggiate nel bosco vicino a casa. La natura è per lui rifugio e occasione di trovare conforto, soprattutto in questo tempo in cui la vita è travolta e stravolta da nuove incertezze.
Incontra piante, animali e un uomo con il quale instaura un immediato, sincero e profondo dialogo. A ogni incontro il Vecchio suggerisce preziosi spunti di riflessione, aiuta a cercare risposte alternative e a muoversi verso nuovi equilibri in questo mondo così diverso
La Natura e i preziosi insegnamenti del Vecchio del Bosco spingono l’autore in un percorso dal Bosco esteriore al suo Bosco interiore, scoprendo nuove certezze e stimolando antiche domande.
Il Vecchio del Bosco ci racconta di questi giorni tempestosi e tristi dove la tragedia diventa occasione, dove ogni incontro diventa dialogo, ove la vita si mostra per quello che è: fantastica, crudele, sincera.
«Chi aveva vissuto quel tempo come un problema, una catastrofe, un incubo da dimenticare, ora doveva superare una sconfitta.
Chi invece aveva vissuto quel tempo come un’occasione, un ripensamento, un recupero di se stesso, ora cominciava una nuova vita».

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Stefania –
Un libro che ti lascia davvero qualcosa di speciale .